5° giorno da Sorso Marina a Stintino

giovedì 3 giugno 2010
Partenza: 174.312km ora 12 30

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Risveglio nel buon campeggio Li Nibari, è ben ombreggiato ma arieggiato, essendo in una pineta sufficientemente alta, ha buoni servizi con docce soddisfacenti al costo di 0,50€ e, tutto sommato, relativamente economico. Potrebbe limare ancora sul prezzo se questo non comprendesse la corrente elettrica, la piscina e l'animazione, le paghino chi se ne serve. Il costo è stato di 17,00 + 2,00€ di docce.
Lasciamo il campeggio verso mezzogiorno, diretti a Porto Torres, dove arriviamo costeggiando il mare e passando dalla chiesetta di San Gavino a Mare, raggiungiamo con relativa facilità la Basilica di San Gavino. Purtroppo, data l'ora è già chiusa e non ci resta che darle una occhiata alla luce del circa mezzogiorno ed avviarci alla seconda meta importante di Porto Torres, l'abbozzo, direi, di proto-piramide di Monte d'Accoddi.
Porto Torres - Basilica di San Gavino

 Nell'ombreggiato parcheggio di questo monumento, stranissimamente ad ingresso gratuito, provvediamo a cucinarci due spaghetti e dopo un riposino sulle pronte spiaggine, ci avviamo alla interessantissima visita di questo che è l'unico ziqqurath d'Europa, giusto per capirci è quello che si definisce la super famosa ed osannata Torre di Babele e somiglia tanto alle piramidi sudamericane, quelle della pubblicità della Fanta, per intenderci. Per l'ingresso a questo straordinario ed unico monumento non occorre che la firma su un registro, peraltro richiestaci con estrema gentilezza e cortesia  da un ossequioso guardiano, il locale dove veniamo invitati ad entrare per la firma ha annesso una sala dove con cartelloni, disegni e modellini viene ben spiegato quanto serve alla comprensione del sito, il locale è anche fornito di pulitissime toilette, molto apprezzate da viaggiatori come noi.
Porto Torres - Ziqqurath di Monte d'Accoddi
 Visitato questo torniamo alla vicinissima Porto Torres e alla Basilica di San Gavino, strana chiesa romanica, lunghissima con due absidi alle estremità ed ingressi solo solo laterali, anche quello importante, che in tutti i templi è sempre sulla facciata del lato corto. Se ne capisce di più quando si apprende che i suoi 58,4 metri di lunghezza sono dovuti all'unione di due chiese, quasi gemelle che si fronteggiavano. Interno con colonnato da spoglio di templi della Turris romana e due cripte sovrapposte contenenti altri reperti romani, tra cui dei pregevoli sarcofagi.
Porto Torres - Basilica di San Gavino
Siamo poco distanti da Stintino ed abbiamo  una gran voglia di vedere il tramonto da Capo Falcone, alziamo il passo ed in breve ci siamo, grande è la delusione quando la strada che, evidentemente, dovrebbe portarci là, finisce contro una sbarra chiusa da un lucchetto; non convinti cerchiamo un'altra improbabile strada e ci rendiamo presto conto che non esiste. Chiediamo informazioni ed apprendiamo che questo luogo, di indubbio fascino geografico e paesaggistico, è stato preda della speculazione edile degli anni sessanta, i rapaci Moratti si sono pappati il Falcone, costruendo una miriade di ville e villone sul promontorio che comprende il capo, costituendo un villaggio, che ha privatizzato tutto, anche la strada. Ci dicono che, se proprio ci teniamo, possiamo, come tanti, scavalcare la sbarra, non ci sarà nessuno ad impedircelo, tanto il villaggio è ormai in rovina. Angelo Moratti, ci dicono alcuni abitanti del luogo, si servì di queste ville per pagare i premi partita ai giocatori, fare regalie e ottenere favori, poi queste ville sono passate di proprietà di industrialotti lombardi, ora quasi tutti falliti e bancorottieri, queste ville pertanto sono oggetto di pignoramenti e sequestri. Noi chiaramente con l'amaro in bocca ci siamo rifiutati di violare la proprietà privata anche se qui di privato c'è solo il nostro diritto di usufruire di un bene che non potrebbe che essere liberamente usufruibile da tutti in quanto sicuramente demaniale data la vicinanza al mare.

Stintino - Isolotto della Pelosa davanti all'Asinara
Passeremo la notte nel tranquillo Parcheggio della Pelosa in compagnia di due simpatici bretoni di St. Malò, entusiasti di conoscere due italiani che conoscono bene la lo terra da svariati decenni, non ne devono aver conosciuti molti. Noi ci siamo stati l'ultima volta nell'85 ed abbiamo visitato particolarmente i monumenti megalitici, veramente notevoli, di quella terra. Anche qui in Sardegna andremo alla loro ricerca.


Arrivo: 174.350km ore 20 00
Percorso: 38km

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