Introduzione

E' questo il diario del viaggio effettuato con i nostri soliti mezzi (pochi), con il nostro stile (sobrio), interessandoci interessandoci particolarmente delle nostre solite cose (paesaggi, monumenti preistorici, cattedrali).
I preparativi sono iniziati qualche mese prima.
Innanzitutto abbiamo, alla prima occasione di offerte vantaggiose, prenotato il traghetto, che fatto con notevole anticipo, il 18 marzo, ci ha consentito, con sicurezza, di avere un ottimo prezzo su un traghetto Moby, di buona e collaudata affidabilità, abbiamo così usufruito di una tariffa molto agevolata pagando:

  • Andata il 31/05/2010 ore 15:00: Adulti 2 x 7,00€ - Poltrona per 2 x 4,00€ - Autto (da 4,01 a 5 metri) 1,00€ - Diritti Moby 6,00€ - Tasse Portuali 22,63€ - diritti ecc... 4,02€ = 44,65€
  • Ritorno il 28/06/2010 ore 12:00:   Adulti 2 x 7,00€ - Poltrona per 2 x 4,00€ - Autto (da 4,01 a 5 metri) 1,00€ - Tasse Portuali 22,63€ - diritti ecc... 4,02€ - Sicurezza Porti 4,50€ = 43,15€
Per un totale quindi di 87,80€.
Il periodo è stato scelto per approfittare di un tempo quasi sicuramente buono, con temperature ancora accettabili e così è stato, se si eccettua un periodo con qualche pioggia ed una relativa rinfrescata alla terza settimana di viaggio, quando eravamo in un bungalow a la Maddalena, con tutta l'intenzione di riposarci e rilassarci, dopo due settimane abbastanza intense di viaggio e visite sfrenate.

Siamo poi passati alla programmazione del viaggio, del tutto libera fino al 15/06, data dell'arrivo ad Alghero di nostra figlia Ada, della sua partenza, sempre da Alghero, il 22/06 e dei bungalow prenotati con amici a La Maddalena dal 14/06 al 28/06; nostra intenzione sarebbe quella di compiere il periplo, o quasi, dell'isola con puntatine alle zone centrali, particolarmente interessanti, si rivelerà realizzabile l' 'o quasi' con un giro, con partenza da Olbia, in senso antiorario, spezzato ad Oristano, per raggiungere la costa orientale passando da Barumini, rivedendo il mare a Barisardo, dove proseguendo verso nord, abbiamo raggiunto La Maddalena in tempo utile. Per il ritorno abbiamo programmato una sosta a Roma per una rinfrescatina di qualcuno dei suoi impareggiabili monumenti, la visita a Villa d'Este a Tivoli, di Villa Adriana ed, una volta in Puglia, di Lucera e Troia.
Per tale programmazione ci siamo ispirati a:
  • SARDEGNA Guida Completa  - Guide Giunti - Soddisfacente per le linee guida e gli itinerari;
  • Grandi Itinerari Automobilistici nel paesaggio italiano - TCI -Una diversa lettura di alcuni percorsi;
  • Approfondimenti in rete, con particolare riguardo dei Siti UNESCO;
  • Informazioni attinte in giro da conoscenti ed amici, anche qualcuno di Facebook, come Alessandra V., che ci ha inviato un programma dettagliato su 15 giorni, che ci è stato molto utile per il canovaccio;
  • L'elenco delle strutture convenzionate con i Buoni Vacanza del Governo, di questo parleremo in un apposito post.
I mezzi e gli ausili utilizzati per il viaggio sono stati i seguenti:
  • Mezzo di trasporto e non solo: Renault Kangoo 1.9D, camperizzato da noi stessi di cui abbiamo tanto parlato in altre occasioni e sul quale troverete notizie in due siti dal nome Kangoo Camperizzato un blog ed un gruppo in Facebook;
  • Per fotografare usiamo una digitaleLumix FZ8, e delle tradizionali Olympus OM1 e OM2, attrezzatissime di obiettivi vari e accessori;
  • Per orientarci abbiamo adottato un GPS 3775, splendidamente cinese a basso costo, che ci segue o che, per meglio dire, seguiamo da più di quattro anni, con installato Route 66 come software. 
il Kangoo Camperizzato a Santa Reparata - Gallura - Sardegna
In questo racconto ci limiteremo a dare minime indicazioni e descrizioni, lasciando che li approfondimenti li facciate da guide qualificate. Generalmente abbiamo inserito i link che rimandano a posts qualificati, generalmente appartenenti a Wikipedia, li raggiungerete cliccando sulla parola come adesso se lo fate su "Wikipedia".

Percorso stradale 01 da Bari a Civitavecchia

Il diario di viaggio di questo percorso lo trovi cliccando qui

Percorso stradale senza autostrade da Bari a Civitavecchia fermandoci a Roma - Parcheggio di via Lucio II Roma

Chilometri previsti: 540 totali
Bari - Roma = 471 km
Roma - Civitavecchia = 68,9 km


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Santa Reparata - Gallura - Sardegna


1° giorno - da Bari a Roma

domenica 30 maggio 2010
Partenza: 173.350 Km - Ore: 12,15

Il percorso stradale di questa giornata lo trovi cliccando qui


Kangoo pronto per cucinare
Partiamo con comodo, le ultime cosette non sono andate tutte lisce ed abbiamo impiegato qualche oretta in più. Ci accompagna l'odore dei panini con la frittata alla menta (la ricetta è qui), l'ideale, secondo noi, per i viaggi; non si va lontano, saremo presto costretti a fermarci per unire l'odore al sapore, un mezzo bicchiere di una bibita rigorosamente analcolica, come può essere un Rosato del Salento, segue un caffè della nostra macchinetta e si riparte.
Se non abbiamo fretta, ci piace viaggiare sulle statali o anche peggio, essendo partiti con un giorno, o quasi, di anticipo, ci siamo goduti il viaggio in particolare quando, ormai nei pressi di Roma, il navigatore ha deciso di farci accorciare, forse di qualche metro, e ci ha mandati per una strada collinare, tutta sali-scendi, in un paesaggiobucolico inaspettato, essendo nei dintorni di una delle più grandi città europee, è stata una bellissima sorpresa, ci spiace solo di non esserci precisamente segnato che strada fosse.
Una volta a Roma ci siamo fatti un giro per le strade più centrali e bighellonando, bighellonando è arrivato il buio, il fascino della città eterna con le luci ti prende alla gola e ti vien voglia di andar piano, piano e godersela. Abbiamo raggiunto con tutta calma il Parcheggio di via Lucio II (clicca per Mappa), è sorvegliato con una infinità di telecamere, qualche bell'albero, a meno di un chilometro c'è la stazione della metropolitana e la notte è gratuito, mentre il giorno costa, se ricordo bene, 2€ o giù di li per l'intera giornata, na' pacchia; l'unico problema è che sera e mattina è il piazzale dove tutti i cani del vicinato vanno a "sgambare" e non tutti i loro compagni a due gambe sono ben educati.
Partiti con il pieno (50,00€ a 1,20 = 41,66lt) abbiamo fatto poco prima di Roma 20,00€ di gasolio a 1,186 (16,86lt).

Arrivo: 173.826 Km - ore: 19,30
Percorso: 476 Km -Impiegato: 9h 15'

2° giorno - da Roma a Olbia

Lunedì 31 maggio 2010
Partenza Km 173.826 ore 9,00

Il percorso stradale di questa giornata lo trovi cliccando qui

Abbiamo passato la notte in questo Parcheggio di via Lucio II (clicca per mappa) a costo 0, c'era solo un altro camper, siamo stati benissimo, partiamo ben presto, vogliamo arrivare ben presto, metterci in fila e smontare il baule porta-bagagli. Il nostro mezzo è piuttosto alto e superiamo i due metri, che determinerebbe una differenza di tariffa. In previsione di questo nel nostro baule tutto è sistemato in grandi borse o contenitori, l'operazione sarà molto semplice, ma è bene farlo con grande anticipo, non si sa mai, qualche intoppo potrebbe essere in agguato. Tutto fila liscio, svuotiamo, sistemiamo tutto in bell'ordine sul marciapiedi, smontiamo il baule, lo mettiamo nell'abitacolo, che è predisposto a letto, rimettiamo tutto nel baule e siamo rientrati ad una altezza di 1,92mt. tutto questo lavoro risulterà superfluo perché salendo a bordo, in perfetto orario, forse perché tra i primissimi o per una svista di chi smista i veicoli, ci sistemano tra i camper e i furgoni. A saperlo . . .
(I dettagli relativi alla compagnia, costi, orari, ecc... li ritrovate nell'introduzione)

La traversata è stata tranquillissima anche se c'era un pochino di mare, essendoci un maestrale abbastanza teso. Abbiamo trovato un bel posticino dove, dopo aver mangiato qualcosa, ci siamo messi a giocare a burraco, chi ci conosce che chi scrive, Mimmo, in queste occasioni subisce delle sonore mazzolate, anche questa volta gli eventi non si sono smentiti, Avevamo preso le poltrone ma in un primo momento ci sono apparse impraraticabili, per l'aria condizionata, per il pianto dei bambini, per la confusione, ecc... ecc... ci siamo tornati dopo ed abbiamo trovato la situazione vivibile ma del tutto insufficiente e sconsigliabile, si sta molto meglio altrove in tutta la nave. Oltre tutto per farmi assegnare i posti, ho dovuto cercare un personaggio nascosto nella sala che sarebbe dovuta essere di ricevimento dei passeggeri, questo personaggio non parlava e scriveva con la mancina in maniera assolutamente incomprensibile, mi dispiace averne perso il bigliettino, avremmo potuto fare un quiz. Ho dovuto chiedergli cosa avesse scritto e mi ha risposto con molta riluttanza.

Salone di poppa

L'arrivo è stato puntuale e lo sbarco rapido. Ci aspetta però una brutta sorpresa, il maestrale che all'imbarco e durante parte della navigazione era stato un piacevole e rinfrescante venticello, qui è diventato impetuoso e fastidioso, tanto più che dobbiamo rimontare il baule e dopo averne scaricato il contenuto ed esso stesso, ci rendiamo conto che con questo vento sarà una vera impresa, il vento rischia in ogni momento di svirgolare il coperchio del baule mentre cerchiamo di fissarlo e riempirlo nuovamente, fortunatamente c'è venuta l'idea di usare una lunga cinghia da portabagagli, che abbiamo avvolto intorno al baule, consentendo al coperchio di aprirsi senza andare oltre misura.
Terminata l'operazione abbiamo cenato. Due spaghetti sono la cosa giusta e una bella e tranquilla nottata nel parcheggio del porto con a disposizione pulitissime toilettes, che sono state il coronamento di una bella giornata e, cosa che non guasta, il tutto a costo 0.

Arrivo: 174, 109 Km - Ore: 19,30
Percorso: 183 Km 

Percorso stradale 02 da Olbia a Stintino

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Il diario di viaggio di questo percorso lo trovi cliccando qui

Durata del percorso: 3 giorni
1° giorno - il 3° del viaggio - Arrivo a Castelsardo
2° giorno - il 4° del viaggio - Arrivo a Sorso Marina
3° giorno - il 5° del viaggio - Arrivo a Stintino
Chilometri previsti: 284 totali


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Capo Testa - Sardegna - Italia

3° Giorno da Olbia a Castelsardo

martedì 1 giugno 2010
Partenza: 174.109 km Ore: 9 00

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Parcheggio Porto di Olbia


Risveglio nel porto di Olbia, vivace, ordinato e con le toilettes linde ed accoglienti; una buona colazione ed il briefing della giornata che ci aspetta. In zonaci sarebbero da visitare le interessantissime vestigia preistoriche e no di Arzachena, le abbiamo visitate in una precedente occasione per cui punteremo direttamente sulla costiera gallurese, raggiungeremo Santa Reparata, Capo Testa e poi proseguiremo verso Castelsardo.
Per completezza abbiamo inserito la giornata riguardante la visita ai dintorni di Arzachena e li trovate cliccando qui.
Il viaggio attraverso la Sardegna comincia, la strada è piacevole, attraversa una natura movimentata ed abbastanza salva dalla mano dell'uomo, volendo ci sarebbe da andare a visitare la Gallura dei vips con il Millioner, il Milliarder, le ville Certose, Certosine e Certoselle ma ci ripromettiamo di visitarle quanto prima, ma solo se saranno diventate ancora più interessanti per noi, essendosi trasformate in ruderi. Saltiamo anche lo splendido Arcipelago della Maddalena, vi sosteremo al ritorno per una quindicina di giorni. Puntiamo dritti alla zona di Santa Teresa di Gallura, che sfioriamo, arrivando nella baia di Santa Reparata, un paradiso di granito, c'è un eccesso di edificazione, ma neanche tanto, almeno per ora, speriamo che si conservi così.
Chiesetta - Santa Reparata

Segue Capo Testa ed il suo faro. Lo spettacolo è indescrivibile, c'è da rimanere senza fiato, spero che ve ne diano un'idea alcune foto presenti qui, sono solo alcune delle numerosissime scattate.
Faro di Capo Testa

Con dispiacere ci allontaniamo da questa meraviglia di granito rosa e ci dirigiamo, seguendo una strada, lontana, purtroppo, dal mare e raggiungiamo la spettacolare Isola Rossa, qui è la volta del granito rosso, che la fa da padrona e si protende verso il mare; purtroppo non ne possiamo godere a pieno perché il cielo si è coperto di nuvole, come è evidente dalle foto. che perdono di contrasto e vividezza dei colori.
Terra Rossa

Le meraviglie geologiche sono solo all'inizio, ci aspetta un altro spettacolo straordinario: la Valle della Luna.
Valle della Luna

Salendo verso Aggius, attraversiamo questa valle, che con i suo massi erratici e le sue rocce grige, modellate da ogni agente atmosferico, da' proprio l'impressione di stare sulla Luna.
Presso Aggius abbiamo trovato sulla strada degli alberelli di Gelsi Neri, talmente carichi e amturi che non abbiamo potuto fare a meno di approfittare, erano ormai decenni che non avevo occasione di mangiare gelsi dalla pianta, che meraviglia, che ricordi!
Si torna indietro da un'altra strada, che finisce sempre sulla stessa e nelle vicinanze ormai di Castelsardo incontriamo le indicazioni per la Roccia dell'Elefante, che si erge proprio sulla strada senza una degna piazzola di sosta e dello spazio di rispetto, sembrerebbe una sagoma messa li a mo' di cartello pubblicitario. alla sua base custodisce le sue Domus de Janas, Case delle Fate. In effetti tombe a forma di casette, che per tanto hanno fatto nascere la leggenda di essere le case di piccole fate o streghe.
Roccia dell'Elefante

Raggiungiamo Castelsardo e ci parcheggiamo all'inizio del paese con la vista del promontorio che costituisce il nucleo storico del paese, che si va illuminando nel tramonto che avanza. Si cena, ci si prepara le cose che visiteremo l'indomani e si va a nanna.

Arrivo: 174.294 km Ore 20 45
Percorso: 185 km impiegando 11h 45'

4° giorno da Castelsardo a Sorso Marina

mercoledì 2 giugno 2010
Partenza: 174.294 km ore: 9 00

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Castelsardo
 Risveglio a Castelsardo dopo una nottata tranquillissima, colazione abbondante, ci aspetta una giornata faticosa. Saliamo in macchina fino al magnifico sovrastante castello, non è ancora aperto e sinceramente i castelli, in genere, non ci interessano tanto, ridiscendiamo e parcheggiamo in zona vicina al centro storico e riaffrontiamo la salita per una strada panoramica sul magnifico Golfo dell'Asinara, raggiungiamo la romanica Cattedrale di Sant'Antonio Abate, preannunciata dall'imponente campanile aragonese. Qui si possono ammirare degli iberici retabli tra cui la Madonna tra gli Angeli Musicanti, opera del Maestro di Castelsardo ed un ricchissimo pulpito ligneo. Percorriamo le vie di questo borgo dove fanno bella mostra i famosi cestini qui intrecciati e lussureggianti esplosioni di piante in vaso, che adornano molte viuzze e cortili, raggiungiamo così Santa Maria delle Grazie, dove si conserva lu Cristu Nieddu, il Cristo Nero, principale attore della processione della Settimana Santa, che lo porta fino a Nostra Signora di Tergu, distante 8 chilometri, la visiteremo più tardi.
Discesi dalla rupe di Castelsardo, ritrovata la macchina, ritorniamo alla Roccia dell'Elefante per vederlo meglio. Ieri sera arrivava il buio e c'erano dei ragazzacci settentrionali, che dai fazzoletti, che portavano al collo e dall'età si potevano riconoscere per "graduati" dei boy-scout, che vi si stavano chiassosamente arrampicando, ed allora per evitare di intervenire redarguendoli come avrebbero meritato, non c'era nessuno che eventualmente ci avrebbe potuto dare manforte, avevamo desistito. Ci avviamo quindi per Sèdini, l'operazione è stata complicata dalla strada interrotta per la quale il navigatore continuava a guidarci, dall'assenza di segnaletica alternativa e da nessun locale presente, disposto a darci indicazioni. E' stato l'unico episodio occorsoci in cui abbiamo constatato poca ospitalità, in genere profusa, ma merita di essere menzionato. Gli unici due presenti, evidentemente del posto, erano due venditori di coltelli, uno non ci ha dato per niente retta, era impegnato in una laboriosissima vendita e l'altro, che stava senza far niente, ci ha risposto che non era lì per dare informazioni. Abbiamo deciso di arrivare a Sèdini passando prima da Tergu, dove ci attende la magnificamente leggiadra e amena Nostra Signora. E' una chiesa romanico-pisana in trachite rossa, ingentilita da colonnine, capitelli, archi, rosoni ed altri fregi in bianco calcare.
Nostra Signora di Tergu
 Andiamo verso Sèdini, la strada passa attraverso una enorme installazione di pale eoliche, piazzate in una foresta di sughere contorte e piegate dal vento, indubbiamente è una zona adatta a sfruttare questa forza della natura. Devo dire che, per quanto do' per scontato che gli impianti di energie rinnovabili siano da preferire a qualsiasi altro e che l'energia, volendo conservare questo nostro tenore di vita, è indispensabile, sono di gran lunga da preferire le pale eoliche a pannelli solari se non come coperture di edifici preesistenti. Durante il percorso facciamo 20€ di gasolio a 1,239 €/lt (16,15lt).
 A Sedìni vediamo una Domus de Janas abitata in pieno paese e, parecchio distante dall'abitato, in una valle rigogliosa di coltivi, la splendida San Pietro delle Immagini, una strana commistione di romanico pisano in trachite rossa e pietra bianca con inserti in calcare, che alternano archi romanici e gotici, purtroppo è chiusa. E' ora di pranzo ed approfittiamo del tranquillo ed ombreggiato piazzale.
San Pietro delle Immagini
 Qui incontriamo dei carabinieri, uno in particolare è prodigo di suggerimenti ed informazioni, apprendiamo così dell'esistenza a Martis di una foresta pietrificata, che risulterà molto interessante; è la prima che vediamo e grazie alla vista di questi tronchi, finalmente, ci riusciamo a spiegare delle strane formazioni viste in fondo al mare dalle parti di San Pietro in Bevagna nel Salento Tarantino, mai menzionati da nessuno, e degli strani sassi cilindrici con un foro, che li attraversa tutti nel senso della lunghezza, raccolti in fondo alla Gravina del Triglio in prossimità di Statte (TA). Il luogo è molto interessante ma molto mal tenuto, non c'è nessuno che dia una spiegazione, nessun cartello esplicativo o che indichi i tronchi sparsi per un spazio notevole. Quando vedo queste situazioni e, devo dire, spesso e volentieri, purtroppo, non posso non pensare a quante "sole", profumatamente pagate ed immeritatamente strombazzate e pubblicizzate abbiamo trovato in giro per il mondo.
Tronchi pietrificati
Da qui raggiungiamo il camping Li Nibari a Sorso Marina con sito http://www.campinglinibari.com/ e indirizzo e-mail campinglinibari@campinglinibari.com, dove ceniamo, dormiamo e facciamo tutti i lavaggi del caso.

Arrivo: 174.312km ore 20 00
Percorso 18km